Ecco la seconda leggenda che riguarda l'origine del panettone :
Il cuoco di servizio di Ludovico Il Moro fu incaricato di preparare un sontuoso pranzo di Natale a cui erano stati invitati molti nobili del circondario. Ma il dolce, dimenticato nel forno, quasi si carbonizzò.Un piccolo sguattero, di nome Toni, vista la disperazione del cuoco, propose una soluzione :
"Con quanto è rimasto in dispensa- un pò di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta-stamattina ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola"
"Con quanto è rimasto in dispensa- un pò di farina, burro, uova, della scorza di cedro e qualche uvetta-stamattina ho cucinato questo dolce. Se non avete altro, potete portarlo in tavola"
Il cuoco, a corto di alternative, acconsentì e, tremante, si mise dietro a una tenda a spiare la reazione degli ospiti.
Tutti furono entusiasti e, al duca, che voleva conoscere il nome di quella prelibatezza, il cuoco rivelò il segreto : " L'è il pan del Toni". Da allora è il "pan del Toni", cioè il "PANETTONE".
(foto dal web e leggende tratte dalla manifestazione "Arte del Panettone" 22/11/2015 Legnano)
Bella questa leggenda, non la conoscevo...sempre apprezzato scoprire cose nuove...grazie Mirtillo, buona giornata a te, Stefania
RispondiEliminaavevo sentito questa storia sul panettone ma non la ricordavo grazie x avercela ricordata!
RispondiEliminaBelle le leggende. Buon fine settimana.
RispondiEliminaEssendo di Milano conoscevo la storia del "pan del Toni" che è poi diventato il panettore - ne circolando diverse varianti ;-)
RispondiEliminaBelli comunque i due post sul Panettone e molto dicembrini
Un saluto Mirtillo - Buon sabato e migliore fine settimana
Questa leggenda la conoscevo...ma è sempre bello rileggerle.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Antonella