La terza leggenda, quella che si ritiene sia più veritiera, narra che all'inizio il panettone era come una grossa pagnotta che veniva messa direttamente nel forno. Diversamente dal panettone attuale, non veniva preparato in uno stampo, quindi restava basso e largo perchè la lievitazione non veniva indirizzata verso l'alto.
La svolta avvenne negli anni venti, grazie ad Angelo Motta, che, al tempo, aveva una pasticceria vicino alle colonne di San Lorenzo, a Milano, e alla casa del signor Rijoff, un russo emigrato in Italia per salvarsi dalla rivoluzione bolscevica.
Fu proprio il signor Rijoff che, in vista della Pasqua, andò da Motta per ordinare duecento Kulich, dolci lievitati tradizionali, preparati in stampi cilindrici prima di essere infornati.
Motta prese spunto daldolce russo e applicò l'idea al panettone, circondandolo di carta paglia perchè lievitasse e crescesse verso l'alto.
Così nacque il panettone con la classica forma che tutti conosciamo oggi , "a tappo di champagne".
Fu proprio il signor Rijoff che, in vista della Pasqua, andò da Motta per ordinare duecento Kulich, dolci lievitati tradizionali, preparati in stampi cilindrici prima di essere infornati.
Motta prese spunto daldolce russo e applicò l'idea al panettone, circondandolo di carta paglia perchè lievitasse e crescesse verso l'alto.
Così nacque il panettone con la classica forma che tutti conosciamo oggi , "a tappo di champagne".
(foto dal web e leggende tratte dalla manifestazione "Arte del Panettone" - Legnano 22/11/2015)
interessante e goloso questo post !!! :-)
RispondiEliminaVolevo dirti che ti ho nominata x un link gioco libresco, passa se ti va....c'è anche un giveaway! ciao
Ummm...buoonii...Ti ringrazio ho letto con interesse..sinceramente non sapevo tutta la storia..Buona serata, Stefania
RispondiEliminabuon giorno ...mi scuso se non commento spesso ...mancanza di tempo ..però ti leggo
RispondiEliminabuona giornata ^_^
io prediligo il pandoro, ma ho comunque un languorino che non ti dico...
RispondiEliminaAnche io come Patalice sono per il pandoro, devo essere sincera. Anche perchè ho qualche problema con i canditi... :) Ma questo post è molto interessante, grazie!
RispondiEliminaL’angolo della casalinga, ricette veloci e facili
Ciao
RispondiEliminasempre belle le leggende.
Ciao, questa storia, sicuramente più reale delle altre, non la conoscevo...e pensare che probabilmente è andata proprio così! Grazie è stato bello seguire questa serie di post sul più classico dei dolci natalizi.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Antonella